Indice
Premessa
Una lingua inventata
Il nanesco è una delle lingue inventate del mondo di Soeliok. Fa parte quindi delle lingue artificiali, ma è stata pensata per somigliare il più possibile a una lingua spontanea.
Quando si a che fare con lingue artificiali è sempre molto importante capirne l’obiettivo. Si può decidere di inventare una lingua per creare un codice segreto, per divertirsi nell’atto stesso di farlo o in alcuni casi anche per agevolare una comunità di parlanti. Chi si avvicina ad una lingua inventata deve quindi aver ben chiaro l'intento originale dell'autore per capire come approcciarla Nel caso del nanesco l’obiettivo è quello di arricchire il mondo di Soeliok (più in particolare il popolo dei nani delle montagne) e renderlo più vero, dettagliato e credibile.
Nel caso in cui volessi divertirti a scoprire o imparare il nanesco devi quindi sapere che abbiamo progettato la lingua immaginando il percorso antropologico, storico e culturale che ha vissuto il popolo dei nani e abbiamo cercato di renderla il più simile possibile a una lingua spontanea, nata come tutte le lingue, dall’evoluzione sociale del popolo che la parla e scrive.
1.Introduzione
Cenni sui nani delle montagne
Caratteristiche fisiche dei nani delle montagne
- Sono un popolo molto longevo (vivono circa 300 anni)
- Sono robusti e praticamente immuni a quasi tutte le malattie conosciute
- Sono di statura bassa e tarchiata, ma possono avere fisicità molto diverse tra loro.
- Abitano in zone montuose tra gli 800 e i 4000 metri di altitudine
- Il loro apparato fonatorio è simile a quello umano, ma con piccole differenze dovute alle dimensioni
Caratteristiche sociali culturali dei nani delle montagne
- Abitano un luogo circoscritto, senza alcun tipo di relazione sociale esterna.
- Hanno fatto della scienza e della conoscenza il loro stile di vita.
- Ricercano, studiano, progettano e insegnano per tutta la loro vita.
- Conoscono le altre lingue attraverso i libri che importano tramite la falconeria.
Il popolo dei nani delle montagne ha le competenze cognitive e la cultura di base per fare fare uso di una lingua dalla grammatica strutturata e complessa. Hanno necessità di una lingua in grado di esprimere concetti evoluti e dettagliati, sia scientifici e tecnici, sia storici-umanistici.
Sono pragmatici ed efficienti, la loro lingua rispecchia questa caratteristica sociale. I nani delle montagne nella loro cultura non sono soliti fare uso di decorazioni e ornamenti. Il clima rigido e le difficoltà ambientali li hanno spinti verso la ricerca dell'efficienza in tutti gli ambiti della loro società e la loro lingua è un perfetto esempio di questa tendenza.
Storia e distribuzione geografica
Il massiccio montuoso di Norkiak in passato ha subito un devastante assestamento geologico che ha fatto sprofondare la zone interna innalzando le vette più esterne. Il risultato di questo evento sismico è stata la generazione del Kèlamnkor: un territorio montuoso di circa 100m quadrati con altitudini comprese tra gli 800 e i 4000 metri circondato da una catena montuosa invalicabile con vette alte fino a 10 mila metri.
In antichità i nani erano un popolo unico che abitava le montagne e raggiungeva le Terre Popolate superando le alte vette della catena di Norkian cavalcando i draghi. Nei millenni la simbiosi con i draghi si è fatta sempre più debole fino a sparire del tutto e i nani si sono divisi in due specie distinte.
I nani delle pianure (che oggi parlano il nanico) hanno popolato le coste lungo i mari settentrionali e si sono dedicati alla conquista e alla guerra.
I nani delle montagne (che oggi parlano il nanesco) sono rimasti tra le montagne nella regione del Kélamnkor dove, confinati tra le alte vette della catena montuosa invalicabile, hanno messo il loro ingegno al servizio della ricerca scientifica.
La lingua dei nani delle montagne è quindi un mix tra nanesco antico e influenze culturali più recenti dovute agli studi dei testi delle Terre Popolate.
La lingua nanesca
Per comprendere la struttura linguistica nanesca è bene prima conoscere la natura del loro pensiero. I nani delle montagne sono analitici, pragmatici, longevi e da millenni isolati tra le montagne. Dedicano gran parte della loro vita allo studio e alla ricerca e sono uniti in una visione sociale volta al reciproco vantaggio.
La lingua intesa come strumento di comunicazione, assume per loro una funzione diversa da quella delle lingue che conosciamo.
La struttura analitica del loro pensiero e l’attitudine all’applicazione di un metodo scientifico in quasi tutte le attività quotidiane, ha profondamente modificato la struttura linguistica dei nani delle montagne. Si sono infatti costituiti dei paradigmi di base, molto diversi da quelli della maggior parte delle lingue conosciute. Prima fra tutte l’elaborazione stessa del concetto di parola.
Nelle principali lingue le parole si formano con l’uso e la loro diffusione si radicalizza nei parlanti che si abituano a sentirne il suono e quindi la accolgono nel loro vocabolario. Sono poi gli esperti e gli studiosi che attraverso le grammatiche e i dizionari, analizzano tali fenomeni e ne descrivono le norme e gli usi “ufficiali”.
Nella lingua nanesca la parola è invece il frutto di un'elaborazione codificata che tutti i parlanti conoscono e usano. Le parole non sono quindi dei suoni statici presenti in un vocabolario, ma sono combinazioni dinamiche che si formano durante la costruzione dei pensiero seguendo i processi di un sistema di regole.
Origini della lingua
Ovviamente la lingua dei nani non è sempre stata così. Il nanesco antico ha una struttura sintattica completamente diversa, è basato su un sistema di casi e la morfologia delle parole rispetta le principali regole di tutte le lingue cosiddette “naturali”.
Il nanesco come lo conosciamo oggi è il risultato di un lungo processo di trasformazione ed efficientazione linguistica, scaturito dalle esigenze specifiche dei loro parlanti.
A mano a mano che i nani delle montagne progredivano nella loro isolata e longeva evoluzione sociale, si manifestava sempre più la necessità di una forma di comunicazione adeguata ai loro processi cognitivi. E con il passare dei millenni, mentre la lingua che parlavano e scrivevano alterava il loro pensiero, il sistema sociale agiva attivando normative che snellivano i processi linguistici più caotici e li ordinavano in sistemi di regole più organizzati e strutturati.
Questa trasformazione, sarebbe stata impossibile in un qualsiasi ecosistema aperto, in quanto il territorio esteso non ne avrebbe permesso il controllo, ma la natura isolata del territorio unito all’approccio metodologico della società nanesca hanno dato vita a un sistema linguistico che oggi può essere definito come un ibrido, tra una lingua naturale e una lingua artificiale.
Evoluzione e mantenimento del nanesco moderno
La loro società longeva, confinata e intellettualmente evoluta ha creato le condizioni per una lingua che nasce in modo spontaneo, ma si evolve secondo una progettazione condivisa.
A Fiòrderik, la capitale dei nani delle montagne, si tengono convegni annuali durante i quali i mastri linguisti, fanno un’analisi delle mutazioni della lingua e le implementano all’interno di una grammatica in una sorta di evoluzione controllata al fine di evitare tutte quelle eccezioni, casi particolari costruzioni irregolari presenti nelle lingue parlate da popoli che vivono territori aperti.
2.Fonetica e fonologia
Fonemi e allofoni
La fonetica del nanesco ricorda i suoni duri tipici delle popolazioni che vivono sulle montagne, ma allo stesso tempo include un’intenzione calma e logica che riflette gli aspetti sociali legati alla ricerca e alla divulgazione.
Le consonanti
Per comprendere come pronunciare le consonanti nella lingua dei nani delle montagne, è essenziale familiarizzare con alcuni concetti chiave della fonetica consonantica. Questi concetti ci permettono di descrivere con precisione il modo in cui una consonante viene prodotta.
Luogo di Articolazione
Questo descrive dove avviene il principale restringimento o chiusura nel tratto vocale durante la produzione della consonante:
Bilabiale: prodotta con entrambe le labbra.
Labiodentale: prodotta con il labbro inferiore e i denti superiori.
Alveolare: prodotta con la lingua contro gli alveoli, la regione appena dietro i denti superiori.
Palatale: prodotta con la lingua contro il palato duro.
Velare: prodotta con la parte posteriore della lingua contro il palato molle o velo.
Glottidale: prodotta nella glottide, l'apertura tra le corde vocali.
Modo di Articolazione
Indica il tipo di restringimento o ostacolo creato nel tratto vocale:
Occlusiva: l'aria viene completamente bloccata e poi rilasciata.
Nasale: l'aria esce attraverso il naso.
Fricativa: c'è un restringimento ma non una completa occlusione, quindi l'aria passa attraverso una stretta apertura creando un suono di frizione.
Vibrante: la lingua vibra contro il punto di articolazione.
Approssimante: c'è un restringimento minore rispetto alla fricativa, l'aria passa liberamente attraverso il tratto vocale senza creare turbolenze.
Sonorità
Indica se le corde vocali vibrano (sonora) o no (sorda) durante la produzione della consonante:
Sonora: le corde vocali vibrano.
Sorda: le corde vocali non vibrano.
Le 14 consonanti del Nanesco:
Bilabiali:
p: Occlusiva, Sorda.
Come 'padre' in italiano.
b: Occlusiva, Sonora.
Come 'bene' in italiano.
m: Nasale, Sonora.
Come 'mamma' in italiano.
Labiodentali:
f: Fricativa, Sorda.
Come 'fare' in italiano.
v: Fricativa, Sonora.
Come 'vino' in italiano.
Alveolari:
t: Occlusiva, Sorda.
Come 'tavolo' in italiano.
d: Occlusiva, Sonora.
Come 'dado' in italiano.
n: Nasale, Sonora.
Come 'nono' in italiano.
r: Vibrante, Sonora.
Come 'rosa' in italiano.
Post-alveolare:
ʃ: Fricativa, Sorda.
Come 'sci' in italiano.
Palatale:
j: Approssimante, Sonora.
Come 'ieri' in italiano (la 'i' iniziale).
Velari:
k: Occlusiva, Sorda.
Come 'casa' in italiano (la 'c' davanti a 'a').
g: Occlusiva, Sonora.
Come 'gatto' in italiano.
Glottidale:
h: Fricativa, Sorda.
Come 'house' in inglese (in italiano, la 'h' non viene pronunciata).
Le vocali
Per comprendere come pronunciare le vocali del nanesco rivediamo i concetti di fonetica che ci permettono di descrivere il modo in cui una vocale viene prodotta.
Apertura
Si riferisce all'altezza verticale della lingua nella bocca durante la pronuncia:
Chiusa: La lingua è vicina al palato.
Semi-chiusa: La lingua è leggermente più bassa rispetto alla posizione chiusa.
Semi-aperta: La lingua è più in basso rispetto alla posizione semi-chiusa.
Aperta: La lingua è nella sua posizione più bassa.
Posizione
Indica se la vocale è prodotta con la parte anteriore o posteriore della bocca:
Anteriore: Prodotta con la parte anteriore della bocca.
Posteriore: Prodotta con la parte posteriore della bocca.
Arrotondamento
Si riferisce alla forma delle labbra durante la produzione della vocale:
Arrotondata: Le labbra sono sporgenti e rotonde.
Non arrotondata: Le labbra sono rilassate o allungate.
Le 8 vocali del Nanesco:
a - Aperta, Anteriore, Non arrotondata.
Esempio: 'padre' in italiano, 'cat' in inglese
ɛ - Semi-aperta, Anteriore, Non arrotondata.
Esempio: 'letto' in italiano, 'bed' in inglese
e - Semi-chiusa, Anteriore, Non arrotondata.
Esempio: 'bene' in italiano, 'day' in inglese
(l'inglese non ha esattamente questo suono, ma è simile)
i - Chiusa, Anteriore, Non arrotondata.
Esempio: 'vino' in italiano, 'see' in inglese
ɔ - Semi-aperta, Posteriore, Arrotondata.
Esempio: 'cosa' in italiano, 'dog' in inglese
(l'inglese americano ha esattamente questo suono)
ø - Semi-chiusa, Anteriore, Arrotondata.
Esempio: 'før' in danese (non esiste in italiano o inglese)
u - Chiusa, Posteriore, Arrotondata.
Esempio: 'uva' in italiano, 'boot' in inglese
y - Chiusa, Anteriore, Arrotondata.
Esempio: 'übung' in tedesco (non esiste in italiano o inglese)
Inventario dei suoni (fonemi)
Le consonanti
In nanesco sono presenti 13 consonanti, tra tutte le consonanti codificate nel sistema fonetico internazionale quelle evidenziate in giallo sono quelle presenti nella lingua nanesca
A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | W | |||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | bilabiali
| labio-dentali
| dentali
| alveolari
| postalveolari
| retroflesse
| palatali
| velari
| uvulari
| faringali
| glottidali
| ||||||||||||||||||||||||
2 | sorda
| sonora
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
3 | occlusive
| p
| b
| t̪
| d̪
| t
| d
| t̠
| d̠
| ʈ
| ɖ
| c
| ɟ
| k
| g
| q
| ɢ
| ʔ
| |||||||||||||||||
4 | nasali
| m̥
| m
| ɱ̊
| ɱ
| n̥
| n
| ɳ̊
| ɳ
| ɲ̊
| ɲ
| ŋ̊
| ŋ
| ɴ̥
| ɴ
| ||||||||||||||||||||
5 | vibranti
| ʙ̥
| B
| r̥
| r
| ʀ̥
| ʀ
| ||||||||||||||||||||||||||||
6 | monovibranti
| ⱱ
| ɾ
| ɽ
| |||||||||||||||||||||||||||||||
7 | affricate
| p͡ɸ
| b͡β
| p͡f
| b͡v
| t̪͡θ
| d̪͡ð
| t͡s
| d͡z
| t̠͡ʃ
| d̠͡ʒ
| ʈ͡ʂ
| ɖ͡ʐ
| c͡ç
| ɟ͡ʝ
| k͡x
| g͡ɣ
| q͡χ
| ɢ͡ʁ
| ʔ͡h
| |||||||||||||||
8 | fricative
| ɸ
| β
| f
| v
| θ
| ð
| s
| z
| ʃ
| ʒ
| ʂ
| ʐ
| ç
| ʝ
| x
| ɣ
| χ
| ʁ
| ħ
| ʕ
| h
| ɦ
| ||||||||||||
9 | fricative laterali
| ɬ
| ɮ
| ||||||||||||||||||||||||||||||||
10 | approssimanti
| β̞
| ʋ
| ɹ
| ɹ̠
| ɻ
| j
| ɰ
| ʁ̞
| ||||||||||||||||||||||||||
11 | approssimanti laterali
| l̥
| l
| ɭ̊
| ɭ
| ʎ̥
| λ
| ʟ̥
| ʟ
| ||||||||||||||||||||||||||
12 | non polmoniche
| ɓ
| ɗ
| ʄ
| ɠ
| ʛ
| |||||||||||||||||||||||||||||
13 | clicks
| ʘ
| ǀ
| ǁ
| ǃ
| ǂ
| |||||||||||||||||||||||||||||
All: 13 |
Le vocali
A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | N | O | P | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | anteriori
| centrali
| posteriori
| ||||||||||||||||||||||||||
2 | chiuse
| i
| y
| ɨ
| ʉ
| ɯ
| u
| ||||||||||||||||||||||
3 | quasi chiuse
| ɪ
| ʏ
| ʊ
| |||||||||||||||||||||||||
4 | semi chiuse
| e
| ø
| ɘ
| ɵ
| ɤ
| o
| ||||||||||||||||||||||
5 | medie
| ə
| |||||||||||||||||||||||||||
6 | semi aperte
| ɛ
| œ
| ɜ
| ɞ
| ʌ
| ɔ
| ||||||||||||||||||||||
7 | quasi aperte
| æ
| ɐ
| ||||||||||||||||||||||||||
8 | aperte
| a
| ɶ
| ɐ
| a
| ||||||||||||||||||||||||
All: 8 |
Regole di fonotassi
In nanesco gli accoppiamenti fonetici possibili sono di due tipi: naturali e agglutinati.
Gli accoppiamenti naturali
sono quelli che si formano all’interno di parole morfologicamente basilari e rappresentano i suoni più puri della lingua.
Gli accoppiamenti agglutinati
sono tutti quegli accoppiamenti che esistono solo perché derivano dall’agglutinamento di due parole.
ad esempio il suono bv è un accoppiamento che si trova solo in parole come døb-vel o kjab-velk
La tabella seguente mostra tutti gli accoppiamenti fonetici permessi in nanesco (sia quelli naturali sia quelli agglutinati).
Ogni cella mostra tre spazi che indicano la posizione della coppia fonetica all’interno della parola. rispettivamente:
- a inizio della parola
- in cnetro parola
- a fine parola
A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | N | O | P | Q | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | bilabiale
| bilabiale
| bilabiale
| labio dentale
| labio dentale
| alveolare
| alveolare
| alveolare
| alveolare
| palatale
| velare
| velare
| glottidale
| |||||
2 | sorda
| sonora
| sonora
| sorda
| sonora
| sorda
| sonora
| sonora
| sonora
| sonora
| sorda
| sonora
| sorda
| |||||
3 | p
| b
| m
| f
| v
| t
| d
| n
| r
| j
| k
| g
| h
| |||||
4 | occlusiva
| bilabiale
| sorda
| p
| - kappen -
| pb
| pm
| pfel apfjøn -
| - apvellag -
| - hiptag -
| - høpdel -
| - øpnak -
| proak asprek -
| pjorvik aspjøld -
| - hipkag -
| - nøpgard -
| - goip-hek -
| |
5 | occlusiva
| bilabiale
| sonora
| b
| bp
| - ibbalk -
| bm
| - nib-furk -
| - døbvel -
| - hibtek -
| - kubdek -
| bnuk labnik -
| brøen svønbred -
| bjørk asbjorg -
| - abkerg -
| - nibgraak -
| knub-hork -
| |
6 | nasale
| bilabiale
| sonora
| m
| - ümpak elkamp
| - imbedgan kumb
| - skamme -
| - amfel ?
| - imved -
| - svimtarg fømt
| - lømdaarg -
| - vindar svind
| - hamrek -
| mjørvag smjorg -
| kmer hikmag -
| - ømgad -
| - svim-hek -
| |
7 | fricativa
| labio dentale
| sorda
| f
| - difpak -
| - nefbag -
| - ørf-mag -
| - øffilk -
| - hef-varg -
| ftag iftag angøft
| fdaarg søfderig -
| fnak svifnek -
| frøndag infreg -
| fjørd denfjork -
| fkaal øfked lüfk
| - nüfga -
| - ilkef-hik -
| |
8 | fricativa
| labio dentale
| sonora
| v
| - üvpal -
| vb
| - divmaag -
| - hekav-farg -
| - üvvalk -
| - øvtek børavt
| - kamevdag -
| - døvnel -
| vraag lüvrig ilkavr
| vjørg sodervjord -
| - sivkirg devk
| - glavgark harøvg
| - nikev-hek -
| |
9 | occlusiva
| alveolare
| sorda
| t
| - intpøéng -
| - atbegark -
| - gøtmel -
| - vitføn -
| tvurik atvenbag -
| - ettard -
| - het-daag -
| - hitnag -
| travgard etrag -
| tjorb slutjorg -
| - itkap -
| - lutgarg -
| - slut-herg -
| |
10 | occlusiva
| alveolare
| sonora
| d
| - gødpel -
| - lüdbaarg -
| - lejdmag -
| - midfølk -
| dverk midval -
| - ludtark -
| - veddark -
| dnøval kadneg -
| draak adrik -
| rjég vegadrjork -
| - vledkad svidk
| - ledgar -
| - sved-hek -
| |
11 | nasale
| alveolare
| sonora
| n
| - sveinpad -
| - inbørg -
| - lejnmag -
| - agénfal sdønf
| - invrak -
| - véntag kønt
| - indeborg sklund
| - ennøld -
| - venraken -
| njørd vasenjork -
| - inkard slunk
| - éngard brøveng
| - ølken-hark -
| |
12 | vibrante
| alveolare
| sonora
| r
| - ørpeg vürp
| - nirberk gøldorb
| - virmak -
| - arfeg binderf
| - ervig kodarv
| - førten divurt
| - firdur fiord
| - ernag viøstern
| - skarrøld -
| rjosk svarjok -
| - varkal berk
| - ergaork vasterg
| - svir-hek -
| |
13 | approssimante
| palatale
| sonora
| j
| - svejpgar løjp
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| jj
| - - -
| - - -
| - - -
| |
14 | occlusiva
| velare
| sorda
| k
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - støkké -
| - - -
| - svikhorden -
| |
15 | occlusiva
| velare
| sonora
| g
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - véggard -
| - - -
| |
16 | occlusiva
| glottidale
| sorda
| h
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| - - -
| hh
| |
All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 | All: 16 |
Accenti tonici e grafici
Nella trascrizione dal nanesco per indicare l’accento tonico si usa il trattino basso sotto la vocale.
Quindi queste sono le le 8 vocali senza accento tonico
a e é i o ø u ü
Mentre queste sono le 8 vocali con accento tonico
a e é i o ø u ü
Esempio;
nüdén flekjorg on-møg hik-vlug dé utsved verg-dar
In questo modo possiamo indicare sia gli accenti grafici sia quelli tonici per ogni vocale.
Tuttavia se la parola non ha alcun accento tonico, per convenzione la si intende piana e quindi con l'accento tonico sulla penultima sillaba.
nüdén flekjorg on-møg hik-vlug dé utsved verg-dar
Quindi la frase dell'esempio si può scrivere anche senza accenti tonici, in quanto sono tutti nella loro posizione naturale.
Diventa invece fondamentali per parole come
hèldimak per evitare la confusione con hèldimak
In nanesco l’accento tonico non cambia mai il significato di una parola.
Non possono verificarsi quindi casi come in italiano: àncora - ancòra o prìncipi - princìpi
esempio:
luvtag e luvtag
significa sempre probabilità, ma l’accento tonico si usa per dare informazioni aggiuntive come ad esempio nel caso della forma interrogativa.
Prosodia
Intonazione
L’intonazione in nanesco non ha una funzione sintattica o semantica (tranne i rari casi).
Il parlante è dunque libero di scegliere l’intonazione di ogni frase per fornire all’ascoltatore indicazioni aggiuntive legate agli stati d’animo o per rafforzare concetti specifici.
Accento (stress)
Le parole non cambiano mai significato se si sposta l’accento tonico tra le sillabe. Questo permette al parlante di usare con una certa libertà lo spostamento dell’accento per enfatizzare una o più parole nella frase.
Nelle forme interrogative ad esempio, è molto usato posticipare la sillaba accentata sulle parole che hanno maggiore influenza sulla domanda.
Ritmo e velocità del parlato
Essendo una lingua agglutinante che da origine a parole nuove praticamente ad ogni frase, parlare velocemente il nanesco può generare confusione nell’ascoltatore in quanto a volte non è facile capire i confini dei gruppi sillabici che compongono le parole. Per questo motivo i parlanti madrelingua tendono a marcare delle brevi pause al termine di ogni parola e a legare tra loro invece i gruppi sillabici all’interno delle parole.
Descrivere il colpo di glottide per evidenziare la sillabazione
Regole di pronuncia
Le consonanti sorde non si addolciscono mai quando precedono le consonanti sonore, come avviene invece in molte altre lingue. In questi casi si forma spontaneamente tra i parlanti esperti un piccolo colpo di glottide tra le consonanti in modo da marcarne lo stacco e rendere più intelligibile la pronuncia.
quindi utvel non diventa udvel
anche se il gruppo dv è più semplice da pronunciare rispetto al gruppo tv
allo stesso modo afdek non diventa avdek
anche se il gruppo vd è più semplice da pronunciare rispetto al gruppo fd
in questo modo la lingua nanesca mantiene una maggiore possibilità di accoppiamenti fonetici possibili che permette di generare parole monosillabiche o bisillabiche molto comode in una lingua così agglutinante.
Dittonghi raddoppiamenti e altri suoni complessi
Analisi del gruppo j seguito da vocale come in bjork la j si legge come i?
I raddoppiamenti vocalici come in deer in il luvtaag e quelli consonantici come in fehellag o stokké si pronunciano allungando e marcando la coppa di suoni e si tende a spezzarli nella sillabazione.
Non esistono invece raddoppiamenti fonosintattici tra le parole (cogeminazione). L’intenzione nel parlante nanesco di marcare con una micro pausa le parole non agglutinate impedisce la formazione di cogeminazione.
Quindi in frasi come
on ege bjork tra la “e” finale di ege e la “b” iniziale di biork non si forma alcun raddoppiamento, al contrario si tende a marcarne la pausa con un colpo di glottide.
Sillabazione
In nanesco la sillabazione segue una serie di regole che derivano soprattutto dal sistema di scrittura.
le sillabe infatti tendono a seguire i grafemi che possono stare in un cerchio che possono essere da 1 a 4 con l’eccezione di 5 in sillabe che compongono il gruppo j+vocale come
sbjork, svjord, stjern ecc…
forse questa parte è da spostare alla fine quando si parla della scrittura?
3.Morfologia
Formazione delle parole
Le matrici
In nanesco la matrice di ogni parola è la sua essenza più elementare e morfologicamente invariata. In nanesco rappresenta il sostantivo (ovvero la parte sostanziale) ed è sempre il concetto depositario del significato di una parola e quindi la sua versione priva di flessioni.
Il concetto chiave per capire la lingua nanesca è che il pensiero non nasce dall’esistenza di una parola, ma dalla sua funzione grammaticale. Una volta compresa la funzione dell'aggettivo, del verbo e dell’avverbio, per un nano delle montagne, è sempre possibile, partendo dalla matrice, costruire la parola che ne descrive quella funzione.
Non ha quindi importanza che la parola generata sia presente in un dizionario ufficiale. La sua formazione sarà sempre possibile per via della natura stessa della lingua nanesca.
concetti da non dimenticare
- morfema lessicale
- morfema grammaticale
- Derivazione
- Composizione
- inflessione
Gli affissi
Dalla matrice derivano quindi, attraverso prefissi e suffissi, tutte le flessioni morfologiche che donano nuove funzioni grammaticali alle parole.
Le flessioni morfologiche in nanesco sono di due tipi: primarie e secondarie
Le flessioni primarie
Sono le flessioni che danno origine alle parti del discorso sempre presenti in ogni matrice nanesca: aggettivo, verbo, avverbio.
Tabella riassuntiva delle flessioni primarie
In questa tabella mostriamo la matrice e le tre flessioni primarie di alcune parole
A | B | C | D | E | ||
---|---|---|---|---|---|---|
1 | matrice
| aggettivo (sh-)
| verbo infinito (hik-)
| avverbio (hef-)
| ||
2 | nanesco
| koum
| sh-koum
| hik-koum
| hef-koum
| |
3 | italiano
| comunicazione
| comunicabile
| comunicare
| in modo comunicante
| |
4 | nanesco
| ilkad
| sh-ilkad
| hik-ilkad
| hef-ilkad
| |
5 | italiano
| nota
| notevole
| notare
| notevolmente
| |
6 | nanesco
| aduk
| sh-aduk
| hik-aduk
| hef-aduk
| |
7 | italiano
| abitazione
| abitabile
| abitare
| in modo abitabile
| |
8 | nanesco
| deher
| sh-deher
| hik-deher
| hef-deher
| |
9 | italiano
| animale
| animalesco
| animare
| in modo animalesco
| |
10 | nanesco
| hørg
| sh-hørg
| hik-hørg
| hef-hørg
| |
11 | italiano
| angolo
| angolare
| formare un angolo
| angolarmente
| |
12 | nanesco
| firsøn
| sh-firsøn
| hik-firsøn
| hef-firsøn
| |
13 | italiano
| anno
| annuale
| trascorrere un anno
| annualmente
| |
All: 13 | All: 13 | All: 13 | All: 13 | All: 13 |
Aggettivo (sh-matrice)
Il prefisso (ø)sh- è il modificatore per “aggettivare” una matrice, ovvero usarne la sua essenza semantica per qualificare il sostantivo a cui si riferisce. Qualunque matrice si scelga come partenza, per generare l’aggettivo corrispondente sarà sufficiente aggiungere il prefisso (ø)sh- davanti e se ne otterrà la flessione aggettivante.
ad esempio:
hørg (angolo) → sh-hørg (angolare)
In italiano sostituisce suffissi come:
-òso (caloroso, affettuoso)
-àbile, -ìbile -évole (lavabile, indescrivibile, lodevole)
-ato (alberato, assonnato, mortificato)
-orio (divisorio, transitorio)
-ale (sostanziale, tradizionale)
-èsco (nanesco, principesco)
-àno, -àrio, -àre, -ése, -ìero, -ìle, ecc…
Regole di pronuncia.
Per facilitare la pronuncia si aggiunge il prefisso:
shi- (invece di sh-) in caso la matrice inizi per “s”
ad esempio:
shi-svig, shi-skørvel, ecc…
importante
decidere se questa regola si applica solo in lettura e quindi la si legge solo ma non si scrive o se invece applicarla anche in scrittura. e quindi aggiungere il simbolo i nello stesso cerchio del simbolo sh-
Aggettivo diretto o indiretto
in nanesco un matrice ha due valore aggettivali:
- diretto (che aggettiva) richiede il prefisso sh-
per esempio nella matrice abitazione:
sh-aduk → abitante
In italiano sostituisce suffissi come:
-òso (caloroso, affettuoso)
-orio (divisorio, transitorio)
-ale (sostanziale, tradizionale)
-èsco (nanesco, principesco)
-àno, -àrio, -àre, -ése, -ìero, -ìle, ecc…
- indiretto (che è aggettivabile) richiede il prefisso øsh-
In italiano sostituisce suffissi come:
-àbile, -ìbile -évole (lavabile, indescrivibile, lodevole)
per esempio nella matrice abitazione:
øsh-aduk → abitabile
tabella degli aggettivi diretti e indiretti
A | B | C | D | ||
---|---|---|---|---|---|
1 | lingua
| matrice
| agg. diretto
| agg. indiretto
| |
2 | nanesco
| aduk
| sh-adik
| øsh-aduk
| |
3 | italiano
| abitazione
| abitante
| abitabile
| |
4 | nanesco
| bjork
| sh-bjork
| øsh-bjork
| |
5 | italiano
| guida
| che guida
| guidabile
| |
6 | nanesco
| brøveng
| sh-brøveng
| øsh-brøveng
| |
7 | italiano
| bruciore
| che brucia
| bruciabile
| |
All: 7 | All: 7 | All: 7 | All: 7 |
da non confondere con il participio passato che in nanesco è una voce verbale con funzione aggettivale e si forma con matrice-hek
In italiano sostituisce suffissi come:
-ato (alberato, assonnato, mortificato)
Per capirci meglio.
Per esempio l’aggettivo in italiano si può trovare in diverse forme:
versione inalterata, (azzurro, grande, alto)
con il suffisso -òso (caloroso, affettuoso)
con il suffisso -àbile, -ìbile -évole (lavabile, indescrivibile, lodevole)
con il suffisso -ato (alberato, assonnato, mortificato)
con il suffisso -orio (divisorio, transitorio)
con il suffisso -ale (sostanziale, tradizionale)
con il suffisso -èsco (nanesco, principesco)
e diversi altri ancora come: -àno, àrio, àre, ése, ìero, ìle, ecc…
e ovviamente non tutti i suffissi sono permessi o intercambiabili. Ad esempio non esiste la forma alberoso o alberesco, così come non posso sostituire mangioso, con mangiabile.
Non esiste quindi un “metodo” per essere certi che una determinata forma esista o sia permessa, ma sarà necessario ricorrere al dizionario o a un archivio lessicografico ufficiale.
In nanesco invece il prefisso sh- dona valore aggettivante a qualunque matrice, non dobbiamo quindi chiederci se quell’aggettivo esiste. Se esiste la matrice, esiste anche l’aggettivo.
Nota.
In questa sessione abbiamo visto solo come si forma l'aggettivo da un punto di vista morfologico.
per vedere tutti i tipi di aggettivi e come si formano si veda la sezione gli aggettivi
Avverbio (hef-matrice)
il prefisso hef- dona invece alla matrice un valore avverbiante che ha quindi la funzione di determinare un verbo.
ad esempio:
ilkad (nota) → hef-ilkad (notevolmente)
In italiano sostituisce suffissi come:
-mente (calorosamente, affettuosamente)
Nota.
In questa sessione abbiamo visto solo come si forma l’avverbio da un punto di vista morfologico.
per vedere tutti i tipi di avverbi e come si formano si veda la sezione gli avverbi
Verbo all’infinito (hik-matrice)
Per formare un verbo all'infinito è sufficiente aggiungere il prefisso hik- alla matrice e se ne otterrà la variante verbalizzata.
ad esempio:
koum (comunicazione) → hik-koum (comunicare)
In italiano sostituisce suffissi come:
lavor-are
fin-ire
ved-ere
scheda riassuntiva del modi e tempi verbali
A | B | C | D | E | F | G | |||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | passato
| presente
| futuro
| ||||||||
2 | italiano
| nanesco
| italiano
| nanesco
| italiano
| nanesco
| |||||
3 | semplice
| io lavoravo
| en arvor-hek
| io lavoro
| en arvor-e o nag?
| io lavorerò
| en arvor-ork
| ||||
4 | concluso
| io avevo lavorato
| en glòk arvor-hek
| io ho lavorato
| en glò arvor-hek
| io avrò lavorato
| en glòk arvor-ork
| ||||
5 | continuo
| io stavo lavorando
| en glòk arvor-hik
| io sto lavorando
| en arvor-hik
| io starò lavorando
| en glòk arvor-hik
| ||||
6 | intenzionale
| io stavo per lavorare
| en glòk arvor-hikke
| io sto per lavorare
| en arvor-hikke
| io starò per lavorare
| en glòk arvor-hikke
| ||||
7 | |||||||||||
8 | condizionale
| io avrei lavorato
| en glak arvor-hek
| io lavorerei
| en arvor-hak
| io starei per lavorare
| en glak arvor-hikke
| ||||
9 | infinito
| en arvor-xxx
| glòk arvor-hek
| lavorare
| hik-arvor
| stare per lavorare
| sh-arvor-hikke
| ||||
10 | participio
| lavorato
| arvor-hek
| lavorante
| sh-arvor
| ||||||
11 | gerundio
| avendo lavorato
| glòk arvor-hik
| lavorando
| arvor-hik
| stando per lavorare
| glòk arvor-hikke
| ||||
All: 11 |
Nota.
Ci sono poi una serie di ulteriori modificatori che generano tutti i relativi modi e tempi,
In questa sessione abbiamo visto solo come si forma il verbo da un punto di vista morfologico.
per vedere tutti i tipi di verbi e come si formano si veda la sezione I verbi.
Le flessioni secondarie
Sono le flessioni che danno origine a quelle parti del discorso che non sono sempre presenti in ogni matrice:
Mestieri - strumenti - ruoli (matrice-dor)
Il suffisso -dor si aggiunge per indicare chi svolge l’azione diretta derivata dalla matrice.
In italiano sostituisce suffissi come:
vigil-ante
campeggi-atore
bosca-iolo
in nanesco forma parole tipo:
disk-dor → direttore (da disk, direzione)
derk-dor → bevitore (da derk, bevanda)
Luoghi - edifici (matrice-dar)
Il suffisso -dar si aggiunge per indicare un luogo o un edificio in cui si svolge l’azione diretta derivata dalla matrice.
In italiano sostituisce suffissi come:
bigliett-eria
spogliat-oio
bosca-iolo
in nanesco forma parole tipo:
kmer-dar → mercanteria (da kmer, mercato)
rahek-dar → sala del Consiglio (da rahek, Consiglio)
viben-dar → biblioteca (da viben, libro)
Oggetto collegato o derivato (matrice-hag)
Il suffisso -hag si aggiunge per indicare l’oggetto direttamente collegato o derivato dalla matrice.
In italiano sostituisce suffissi come:
bracci-ale
dia-rio
coll-are
pallottol-iere
oppure parole composte tipo:
porta vivande
esempi in nanesco:
furnag → fortuna
furnag-hag → portafortuna
sor → dito
sor-hag → ditale
øhel → birra
øhel-hag → boccale (nel parlato perde la seconda “h” e diventa øhellag)
Contrario (dis-matrice)
Il prefisso dis- si aggiunge per indicare un cambiamento verso il significato contrario della matrice.
In italiano sostituisce prefissi come:
dis-allineare
s-valutare, s-fioritura
a-politico
de-stabilizzare
il prefisso dis- si può aggiungere:
1.Direttamente alla matrice
møg → possibilità
dis-møg → impossibilità
2.A un aggettivo
sh-duf → vostro
dis-sh-duf → non (più) vostro (prima era vostro ora non lo è più)
3.A un avverbio
hef-køsvig → stranamente
hef-dis-køsvig → non più stranamente (comunemente - prima in modo strano ora e in modo comune)
4.A un verbo
hik-rulg → avanzare di grado
hik-dis-rulg → degradare, scendere di grado (togliere gradi a chi ne aveva di più)
Gerarchia sintattica con dis-
Quando si formano parole usando il prefisso dis- è necessario usare questa gerarchia sintattica:
matrice dis-matrice dis-møg
aggettivo dis-sh-matrice dis-sh-duf
avverbio hef-dis-matrice hef-dis-køsvig
verbo hik-dis-matrice hik-dis-rulg
Omonimi apparenti
Quando si aggiunge il prefisso dis- a una matrice si può generare una parola derivata con un significato apparentemente identico alla parola già esistente che esprime il significato contrario di quello della matrice. In realtà però è importante ricordare che le due parole, seppur simili nel significato, avranno sempre due accezioni distinte in quanto la parola formata con dis-matrice avrà sempre un accezione che porta con sé un senso di cambiamento, mentre la parola originale avrà un significato più statico.
Prendiamo ad esempio le parole fask → velocità e sløv → lentezza.
ad entrambe possiamo aggiungere il prefisso dis- per generare un significato contrario
e otterrò dis-fask → che non significa semplicemente lentezza, ma perdita di velocità (sottolineando uno stato di cambiamento)
lo stesso per dis-sløv → che non significa velocità, ma perdita di lentezza
il concetto è più intuitivo negli aggettivi.
Ad esempio:
sh-fask → veloce
sh-sløv → lento
dis-sh-fask → rallentato (che non ha più la velocità di prima)
dis-sh-sløv → velocizzato (che non ha più la lentezza di prima)
un altro esempio di aggettivo:
sh-vøl → pieno
sh-vük → vuoto
dis-sh-vøl → svuotato (prima era pieno ora non lo è più)
dis-sh-vük → riempito (prima era vuoto ora è stato riempito)
un esempio con un verbo:
hik-fask → velocizzare
hik-sløv → rallentare
hik-dis-fask → rallentare, trattenere (qualcosa che prima era veloce - fargli perdere velocità)
hik-dis-sløv → accelerare,liberare (togliere lentezza a qualcosa che prima era lento)
hik-dis-fakt → rendere inefficace (qualcosa che prima era efficace)
Privo (matrice-ves)
Il suffisso -ves si aggiunge per indicare qualcosa o qualcuno che è “privo di quella matrice”
In ingelse sostituisce il suffisso -less: (in italiano non esiste)
point-less - inutile senza punto
home-less - senza casa
fakt-nes → privo di efficacia inefficace
vard-nes → privo di valore
riguardo alla flessione secondaria -nes ci sarebbe anche la possibile di aggiungere døv- (non) per tutte quelle espressioni non legate a un verbo tipo:
døv-varg → non valido (invalido),
non efficace (inefficace)
apolitico
Sostantivi
Il genere
Il nanesco non presenta in alcun modo il concetto di “genere”. quando si vuole indicare se qualcosa o qualcuno è di genere maschile o femminile lo si aggiunge sempre con l’apposito suffisso:
-fin per il femmile
-ur per il maschile
La madre è quindi il genitore femmina (førgen-fin)
mentre se si parla di maestro, blibliotecario si intende il mestiere o il ruolo senza riferimenti al genere.
kjor-dor → insegnate (neutro)
kjor-dor-fin → insegnate (femmina)
kjor-dor-ur → insegnate (maschio)
viben-dor → bibliotecario (neutro)
viben-dor-fin → bibliotecaria (femmina)
viben-dor-ur → bibliotecario (maschio)
Una lingua inclusiva
Questo aspetto della lingua nanesca sottolinea, seppure indirettamente, la visione inclusiva della società dei nani delle montagne, che non sentono la necessità di marcare linguisticamente un genere dominante, ma si limitano a fare la scelta più intuitiva ed efficace per agevolare la comunicazione.
Spunto interessante per un mini-video?
Gli aggettivi
Gli aggettivi descrivono o modificano i sostantivi.
Concordanza con i sostantivi
l’aggettivo va sempre prima del sostantivo a cui si riferisce e non si concorda con il nome
Aggettivi qualificativi:
Questi aggettivi descrivono le qualità o le caratteristiche di un sostantivo.
Ad esempio, "bello", "grande", "felice", ecc.
Fiòrderik è una città popolosa
Fiòrdérik knu øn sh-henkur fiord
Aggettivi possessivi:
Esistono due tipi di aggettivi possessivi: di proprietà e di appartenenza
Aggettivi possessivi di proprietà
Questi aggettivi indicano il possesso e la proprietà
A | B | C | D | ||
---|---|---|---|---|---|
1 | italiano
| nanesco
| |||
2 | mio
| di me
| av en
| aven
| |
3 | tuo
| di te
| av du
| avdu
| |
4 | suo
| di lui, lei
| av on
| avon
| |
5 | nostro
| di noi
| av enf
| avenf
| |
6 | vostro
| di voi
| av duf
| avduf
| |
7 | loro
| di loro
| av onf
| avonf
| |
All: 7 | All: 7 | All: 7 | All: 7 |
Dopo un aggettivo possessivo è possibile aggiungere uno o più aggettivi per qualificare l’insieme delle persone incluse.
Ad esempio:
avon-fin → di lei (femmina)
avon-ur → di lui (maschio)
avon-ung → del giovane, della giovane
avon-ung-fin → della giovane (femmina)
avenf-ung → di noi giovani (maschi e/o femmine)
avenf-ung-ur → di noi giovani (maschi)
avonf-dre → di loro tre (maschi e/o femmine)
Aggettivi possessivi di appartenenza
Potremmo anche chiamarli “aggettivi personali” perché si costruiscono dai pronomi personali
Esiste anche un secondo tipo di aggettivi possessivi che non indica il possesso, ma qualcosa di personale e intimo che il soggetto percepisci parte di sé o che gli appartiene in senso figurato
In questo caso l’aggettivo si forma con la flessione primaria sh- davanti al pronome personale
sh-en →mio
sh-du → tuo
sh-on → suo
sh-enf → nostro
sh-duf → vostro
sh-onf → loro
Può sembrare che questi aggettivi concordino con il nome, ma ha solo per via del fatto che i pronomi con cui sono formati hanno la versione plurale.
esempi:
io ho le mie convinzioni
en egé sh-en køven-if
Le tue idee sone diverse dalle mie
sh-du kørfel-if knu sh-knuérik uddé sh-en
il mio nome è Nodfri, il tuo?
sh-du nüf knu Nodfri. dé sh-du kes?
Aggettivi dimostrativi:
Questi aggettivi indicano quale sostantivo specifico si sta riferendo in un gruppo e la su posizione.
Gli aggettivi dimostrativi non concordano per numero
est → questo (vicino a chi parla)
elt → quello (vicino a chi ascolta)
Esempi
Questo è il mio libro
est knu aven viben
Quelli sono i tuoi libri
elt knu avdu viben-if
Aggettivi comparativi.
Questi aggettivi confrontano due sostantivi.
Ad esempio, "più grande", "meno interessante", ecc.
vedi sessione sintassi
Aggettivi superlativi.
Questi aggettivi indicano il grado più alto o più basso di qualcosa.
Ad esempio, "il più grande", "il meno interessante", ecc.
Aggettivi indefiniti.
Questi aggettivi non si riferiscono a un sostantivo specifico.
Ad esempio, "alcuni", "pochi", "molti", ecc.
Aggettivi interrogativi.
Questi aggettivi sono usati per fare domande.
kø → chi
vos → cosa
dek → che
vikel → quale
vur → quanto
vejr → dove
knir → quando
hurv → come
vardek → perché
Cosa vuoi mangiare?
vos du torve-nag hik-møf kes
Aggettivi numerali e numeri
Questi aggettivi indicano un numero o l'ordine di qualcosa.
All records are filtered | |
Gli avverbi
Gli avverbi modificano i verbi, gli aggettivi o altri avverbi, ma non i sostantivi.
Concordanza
gli avverbi sono invariabili e non si concordano con altre parole. Tuttavia per la natura agglutinante della lingua nanesca alcuni avverbi possono formarsi come flessione primaria aggiungendo il prefisso hef- a una matrice altri invece possono essere voci inflessibili pure.
Avverbi di modo.
Questi avverbi descrivono come viene svolta un'azione.
Ad esempio:
hef-sløv → lentamente
hef-fask → rapidamente
Avverbi di luogo.
Questi avverbi indicano dove si svolge un'azione.
Ad esempio:
irvén → qui
irvédu → lì
melsved → altrove
svarsved → ovunque
knieg → sopra
Avverbi di tempo
Questi avverbi indicano quando si svolge un'azione.
Ad esempio:
nag → ora, adesso
ork → poi, dopo
svard → presto
drent → tardi
Avverbi di frequenza.
Questi avverbi indicano quanto spesso si svolge un'azione.
Ad esempio:
svarvül → sempre
nudvül → mai
øfk → spesso
ørv → raramente
Avverbi di grado.
Questi avverbi indicano l'intensità o il grado di un'azione, un aggettivo o un altro avverbio.
Ad esempio:
hef-møl → molto
vit → poco
svid → abbastanza
hef-strug → estremamente
Avverbi di affermazione o negazione.
Questi avverbi confermano o negano un'azione.
Ad esempio:
hef-nøgén → certamente
hef-svigre → sicuramente
nøf → no
døf → non
Avverbi interrogativi e relativi.
Questi avverbi sono utilizzati per fare domande o per introdurre una proposizione relativa
sono cinque in tutto:
vur → quanto
vejr → dove
knir → quando
hurv → come
vardek→ perché
Per comodità inseriamo due aggettivi e due pronomi interrogativi
kø → chi (pronome interrogativo)
vos → cosa (pronome interrogativo)
dek → che (aggettivo interrogativo)
vike → quale (aggettivo interrogativo)
esempi:
il luogo dove abito è molto tranquillo
dé sved vejr en aduk-nag on knu hef-møl sh-tild
Questo esempio ci fa capire che per parlare o tradurre in nanesco è necessario conoscere la grammatica. ad esempio “molto” in questa frase è importante capire che è un avverbio e non un aggettivo e quindi si scrive hef-møl e non sh-møl (che invece avrebbe funzione di aggettivo).
Per un nano è normale usare l’avverbio proprio perché formano le parole ragionando sulla loro funzione grammatica, ma per chi parla una lingua diversa potrebbe essere meno intuitivo.
Spunto interessante per un video?
I verbi
Il verbo essere
il verbo essere è knu (in tutte le sue versione flessive hik, hek…)
al presente indicativo sopravvive la forma arcaica knü (che deriva dal fatto che si usava il suffisso -e e si è poi cristallizzato in ü)
lui è mio fratello
on-knü oven brøen-ur
le montagne sono attorno a noi
de vergif knü ekrund enf
le montagne ci circondano (circondano noi)
de vergif onf-ekrund enf
Si sostituisce con la forma irregolare del verbo avere ege quando ha funzione di copula e descrive una qualità
le montagne sono innevate
le montagne hanno neve
dé verg-if ege snøv
i nani sono piccoli
i nani hanno piccolezza
de døf-if ege lit
i piccoli nani sono intelligenti
de sh-lit døf-if ege kos-nag
Riassunto
ège → ha + predicativo
knü → è + descrizione non aggettivale
Il presente abituale
essere solito
io sono solito svolgere dei lavori in biblioteca
en ege tinval hik-arvor ek viben-dar
io lavoro in biblioteca
en-arvor ek viben-dar
il mio lavoro è il bibliotecario
oven arvor knü dé viben-dor
io sono (il, un) bibliotecario
en knü (de, en) viben-dor
lei è solita lavorare in biblioteca?
du-fin égé tinval hik-arvor én viben-dar kes?
quale è il tuo lavoro?
vikel knu ov-du arvor kes?
Il verbo avere
il verbo essere è egé (in tutte le sue versione flessive hik, hek…)
al presente indicativo sopravvive la forma arcaica egè? (che quindi si usa al posto di eg-nag?)
lei ha un fratello
on-fin egé øn brøen-ur
le montagne hanno molta neve
de verg-if egé sh-møl snøv
lo studio di Eira ha una finestra rotonda
dé av eira stjorde-dar egé-nag øn sh-ründ vindak
Regola sintattica
il verbo deve sempre essere immediatamente preceduto dal soggetto o dal pronome.
In queto casto studio e ha devon stare vicini.
Quindi: lo studio di Eira ha una finestra rotonda
in nanesca avrà questa gerarchia sintattica:
lo di Eira studio ha una rotonda finestra
Coniugazioni verbali
Modi e tempi verbali
Aspetti verbali
Gli articoli
L’articolo determinativo
dé (il, lo, la)
L’articolo indeterminativo
øn (un, uno)
gli articoli non si declinano al plurale e non si concordano con il nome
Le preposizioni
A | B | C | D | E | F | |||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | semplici
| articolate determinative
| articolate indeterminative
| |||||||
2 | italiano
| nanesco
| italiano
| nanesco
| italiano
| nanesco
| ||||
3 | di
| av
| del (di+il)
| avdé
| di un
| avøn
| ||||
4 | a
| ak
| al (a+il)
| akdé
| a un
| akøn
| ||||
5 | da
| ud
| dal (da+il)
| uddé
| da un
| udøn
| ||||
6 | in
| én
| nel (in+il)
| endé
| in un
| enøn
| ||||
7 | con
| vid
| col (con+il)
| viddé
| con un
| vidøn
| ||||
8 | su
| ov
| sul (su+il)
| ovdé
| su un
| ovøn
| ||||
9 | per
| var
| per il (per+il)
| vardé
| per un
| varøn
| ||||
10 | tra-fra
| mid
| tra il (tra+il)
| middé
| tra un
| midøn
| ||||
I pronomi
A | B | C | D | E | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | singolare
| plurale
| ||||||
2 | persona
| italiano
| nanesco
| italiano
| nanesco
| |||
3 | prima
| io
| en
| noi
| enf
| |||
4 | seconda
| tu
| du
| voi
| duf
| |||
5 | terza
| lui, lei
| on
| essi
| onf
| |||
All: 5 |
Dopo un pronome è possibile aggiungere uno dei suffissi -fin o -ur per specificare il genere
on-fin → lei
on-ur → lui
enf-ur → noi maschi
inoltre è possibile aggiungere uno o più aggettivi (in cascata) per qualificare il tipo di categoria
In questo caso l’aggettivo va dopo il pronome o prima?
opzione 1
enf-shikus → noi amici
opzione 2
shikus-enf → amici noi
opzione 1
shegtal-duf-fin → alte voi femmine
shakdur-onf-ur → vecchi loro maschi
opzione 2
duf-shegtal-fin → voi alte femmine
onf-shakdur-ur → loro vecchi maschi
Ordine libero? o mettiamo il genere sempre alla fine come nel secondo caso (più simile forse alla regola analoga neglia ggettivi possessivi)
meglio spostare tutta questa parte in sintassi?
Le congiunzioni
le interiezioni
4.Sintassi
Struttura della frase
- tipologia della lingua nanesca (SVO)
Forma dichiarativa (SOV)
L’ordine SVO normalmente denota l’intenzione di una dichiarazione o una richiesta
Ad esempio:
quando hai finito vieni nel mio studio (è una richiesta)
knir du inde-ork du vilk-nag akdé aven stjorde-dar
Quando verrai a casa mia ti mostrerò il mio volaticarro
ven du-angén-ork en avén støkke en øven-ork avén flekvag
Forma imperativa (SOV)
Mettere il verbo della frase alla fine sottolinea l’intenzione di impartire un ordine.
Ad esempio:
Quando hai finito, nel mio studio vieni (è un ordine)
knir du inde-ork akdé avén stjorde-dar du vilk-nag
Forma interrogativa (SOV+kes)
Per creare la forma interrogativa si aggiunge kes (domanda) alla fine frase.
Esempi:
Quando hai finito vieni nel mio studio?
knir du inde-ork du vilk-nag akdé aven stjorde-dar kes?
Quando vieni a casa mia?
ven du-angén en avén støkke kes
Nota linguistica
In nanesco l’accento tonico è funzionale alla sintassi e non alla semantica. Quindi può cambiare l’intenzione di una frase ma non il significato delle parole. Si usa ad esempio come modulatore nella forma interrogativa di una frase. Come in italiano usiamo l’intonazione per marcare una o più parole che danno un senso diverso alla domanda, allo stesso modo il nano può scegliere di spostare l'accento tonico di una o più parole per marcarne l’intenzione interrogativa.
Helgrov naviga in acque profonde
HelGrov on-vejk en sh-dup vaal-f
Helgrov naviga in acque profonde?
HelGrov on-vejk en sh-dup vaal-f kes?
Forma negative
Nelle frasi negative si fa precedere døv al verbo da negare
HelGrov non naviga in acque profonde
HelGrov døv on-vejk en sh-dup vaal-f
HelGrov naviga non in acque profonde
HelGrov on-vejk døv en sh-dup vaal-f
Forme interrogative negative
Nelle frasi interrogative negative si fa precedere døv al verbo da negare e si aggiunge kes alla fine per la domanda
HelGrov non naviga in acque profonde?
HelGrov døv on-vejk en sh-dup vaal-f kes?
Ordine delle parole
Il nanesco è una lingua morfologicamente libera, ma con regole sintattiche precise…
Gli aggettivi vanno prima del nome, ma il resto della sintassi?
ITA → tra i soffitti rocciosi nella zona interna di Fiòrderik.
ENG → tra i rocciosi soffitti nella di Fiòrderik interna zona
NAN → tra i rocciosi soffitti nella interna zona di Fiòrderik.
Stabilire l’ordine degli affissi (prefissi, suffissi, infissi, circonfisso)
Regola sintattica (soggetto vicino al verbo)
il verbo deve sempre essere immediatamente preceduto dal soggetto o dal pronome (tranne in rari casi come nella forma negativa in cui si interpone døv tra il soggetto e il verbo)
In frasi come “lo studio di Eira ha una finestra rotonda”
studio e ha devono stare vicini.
Quindi: lo studio di Eira ha una finestra rotonda
in nanesco avrà questa gerarchia sintattica:
lo di Eira studio ha una rotonda finestra
io tra poco vado a casa
io vado a casa, tra poco
Concordanze e declinazioni
Il genere
In nanesco tutte le parole sono di genere neutro, quando si vuole specificare il genere di una persona o un animale si deve aggiungere il suffisso -fin o -ur ma qualunque altra parte del discorso non di declina
Mia nonna è alta
Avén dvi-førgen-fin knu sh-egtal
Il plurale
Il plurale si forma aggiungendo il suffisso -f alla fine di una parola che termina per vocale o -if se la parola finisce per consonante.
A | B | C | D | ||
---|---|---|---|---|---|
1 | sostantivo
| -f o -if
| stokke, stokke-f - verg, verg-if
| stokke, stokke-f - verg, verg-if
| |
2 | pronome
| -f o -if
| en-f, du-f, on-f
| en-f, du-f, on-f
| |
3 | verbo
| non si declina
| i nani lavorano
| ||
4 | aggettivo
| non si declina
| |||
5 | avverbio
| non si declina
| |||
6 | articolo
| non si declina
| le montagne
| dé verg-if
| |
7 | preposizione
| non si declina
| sulle montagne
| ovdé verg-if
| |
8 | congiunzione
| non si declina
| |||
9 | interiezioni
| non si declina
| |||
All: 9 | All: 9 | All: 9 | All: 9 |
Elementi della frase
Il soggetto
È l’elemento che compie l’azione o di cui si parla nella frase.
Il soggetto in nanesco va sempre espresso e non può essere sottinteso
Il predicato
Definizione del predicato
Predicato verbale
Nel predicato verbale il verbo fornisce informazioni sull'azione compiuta dal soggetto o sullo stato in cui si trova. Contiene sempre un verbo (transitivo o intransitivo) ma può contenere altri elementi come avverbi, preposizioni e complementi.
Esempio:
Il cane abbaia. (Il predicato verbale è "abbaia", che indica l'azione del soggetto "il cane".)
Predicato nominale
Nel predicato nominale è presente il verbo essere (come "è", "sono", "sarà", ecc.) seguito da un attributo o predicativo del soggetto. L'attributo fornisce informazioni sullo stato o l'identità del soggetto e spesso consiste in un nome, un aggettivo o un pronome.
Esempio:
Mia sorella è un'artista. (Il predicato nominale è "è un'artista", in cui "è" è il verbo essere e "un'artista" è l'attributo che fornisce informazioni sull'identità del soggetto "mia sorella".)
Concordanza tra soggetto e predicato
L'oggetto
Definizione dell'oggetto
Oggetto diretto
Oggetto indiretto
Frasi con due oggetti
Complementi
Introduzione ai complementi
In nanesco i complementi sono una parte fondamentale del discorso in quanto hanno un ruolo attivo nella sintassi.
Mentre in molte lingue i complementi sono subordinati alle preposizioni con cui si formano, in nanesco è il complemento a stabilire quale preposizone è necessaria per esprimerlo.
Per questo il nanesco prevede un alto numero di preposizioni o parole che introducono i complementi.
in italiano la preposizione “con” può introdurre diversi complementi:
fai con calma (complemento di modo)
vieni con me (complemento di compagnia)
scrivi con la penna (complementi di mezzo)
In nanesco questo non sarebbe possibile perchè ogni complemento ha la sua preposizione specifica o in alternativa l’uso di un avverbio
fai calmamente (complemento di modo)
du fiér-nag legdar-hef
stai calmo
du kølbik-nag sh-legdar
vieni assieme a me (complemento di compagnia)
du girvén-nag sølmen ak en
scrivi tramite la penna (complementi di mezzo)
du vridke-nag øfenmid dé drag-hag
Complementi di specificazione (ASCV)
Risponde alla domanda di chi, di che cosa?
e si forma con ev (di) + la persona o la cosa
questa gerarchia sintattica
art. + compl. + sogg. + verbo
italiano → la casa di Eira
sintassi → la di Eira casa
nanesco → dé av Eira stokké
Complementi di termine (SVC)
Risponde alla domanda a chi, a che cosa?
e si forma con ak (a) + la persona o la cosa
questa è la gerarchia sintattica
sogg. + verbo + compl. ogg + compl. term
italiano → dai il sasso a Nodfri
sintassi → tu dai il sasso a Nodfri
nanesco → du geva-nag de stüg ak Nødfri
Complementi di causa
Risponde alla domanda a causa di chi, a causa di che cosa?
e si forma con hurg (causa) + la persona o la cosa
questa gerarchia sintattica
art. + compl. + sogg. + verbo
italiano → Sono qui per te
sintassi → Io sono qui causa te
nanesco → en knü irvén hurg du
Non posso volare a causa del vento
en døv møg-nag hik-kaffel hurg dé føn
variante di costruzione con il verbo potere
en døv møg-kaffel-nag hurg dé føn
io non potere-vengo causa il vento
Complementi di mezzo
Risponde alla domanda a con quale mezzo, tramite chi, tramite cosa?
e si forma con hurg (causa) + la persona o la cosa
questa gerarchia sintattica
art. + compl. + sogg. + verbo
italiano → Sono qui per te
sintassi → Io sono qui causa te
nanesco → en knü irvén hurg du
Non posso volare a causa del vento
en døv møg-nag hik-kaffel hurg dé føn
Complementi di compagnia
Complementi di luogo
Complementi di tempo
Complementi di modo
Complementi di quantità
Complementi di qualità
Complementi di relazione
Tipi di clausole (Costruzione di frasi complesse)
- Clausole principali. costruzione del periodo sintattico in nanesco (ordine dei sintagmi nelle principali e subordinate)
- Clausole subordinate (nominali, aggettivali, avverbiali)
Preposizioni e congiunzioni
già inserite nella morfologia
Pronomi
Pronomi personali
Pronomi possessivi
Pronomi dimostrativi
Pronomi relativi
Pronomi interrogativi
Coordinazione e subordinazione
Frasi coordinate
Frasi subordinate
Discorso diretto e indiretto
Regole per il discorso diretto
Regole per il discorso indiretto
Comparativi e superlativi
I comparativi
Comparativo di maggioranza/minoranza
Si usa per evidenziare una condizione di maggioranza o minoranza nella comparazione tra due o più elementi.
A | B | ||
---|---|---|---|
1 | italiano
| nanesco
| |
2 | “più/meno… che, di, del
| kni/ves… dek
| |
All: 2 | All: 2 |
Eldur è più vecchio di Eridur
eldur on-knu kni sh-vennel dek eridur
Versione con il predicato nominale
Eldur ha più vecchiaia di eridur
eldur on-ege kni vennel dek eridur
- Eridur è meno vecchio di Eldur
- eridur on knù ves sh-vennel dek eldur
- ll volandiero pubblico è più lento del capitano Rurik
- ll volandiero pubblico è più lento del capitano Rurik
- Giocare è più divertente che studiare
- hik-vlik on-knù kni sh-sken dek hik-stjorde
Comparativo di uguaglianza
Si usa per evidenziare una condizione di uguaglianza nella comparazione tra due o più elementi.
A | B | ||
---|---|---|---|
1 | italiano
| nanesco
| |
2 | come
| hur
| |
All: 2 | All: 2 |
- Gaman e Ebak sono studiosi come noi
- Gaman et Eback onf-knù sh-stjorde hur on
- Nodfri non è alto come Eridur
- nodfri nøf on-knù egtal hur eridur
Superlativi
Il superlativo relativo
Il superlativo relativo indica la qualità di massimo o minimo grado, rispetto a un gruppo di elementi.
A | B | ||
---|---|---|---|
1 | italiano
| nanesco
| |
2 | il/la… più/meno… di, fra
| de/def… kni/ves… af/mid
| |
All: 2 | All: 2 |
- Gaman è il nano più veloce di tutti.
- Gaman on-knù de døf kni sh-fask af allef
- Fiòrderik è la più grande fra le città del Kélamnkor
- fiòrderik on-knu de kni sh-vra mid dé fiordef af-de kélamnkor
Il superlativo assoluto
Il superlativo assoluto indica la qualità al grado massimo o assoluto, indipendentemente da qualsiasi comparazione:
A | B | ||
---|---|---|---|
1 | italiano
| nanesco
| |
2 | molto + agg. o agg+issimo
| møl + agg
| |
All: 2 | All: 2 |
- Fiòrderik è grandissima (molto grande)
- fiòrderik on-knù møl sh-vra
5.Lessico
Vocabolario di base
Voci inflessibili
I gradi di parentela
A | B | C | D | ||
---|---|---|---|---|---|
1 | generico
| maschio
| femmina
| ||
2 | ur
| fin
| |||
3 | |||||
4 | genitore
| førgen
| førgen-ur
| førgen-fin
| |
5 | nonno (genitore del genitore)
| dvi-førgen
| dvi-førgen-ur
| dvi-førgen-fin
| |
6 | bisnonno (genitore del genitore del genitore)
| dre-førgen
| dre-førgen-ur
| dre-førgen-fin
| |
7 | |||||
8 | fratello
| brøen
| brøen-ur
| brøen-fin
| |
9 | fratellastro
| ølf-brøen
| ølf-brøen-ur
| ølf-brøen-fin
| |
10 | |||||
11 | zio
| ønk
| ønk-ur
| ønk-fin
| |
12 | prozio (fratello del nonno)
| dvi-ønk
| dvi-ønk-ur
| dvi-ønk-fin
| |
13 | proprozio (fartello del bis nonno)
| dre-ønk
| dre-ønk-ur
| dre-ønk-fin
| |
14 | |||||
15 | cugino
| kugen
| kugen-ur
| kugen-fin
| |
16 | biscugino (figlio del prozio)
| dvi-kugen
| dvi-kugen-ur
| dvi-kugen-fin
| |
17 | triscugino (figlio del proprozio)
| dre-kugen
| dre-kugen-ur
| dre-kugen-fin
| |
18 | |||||
19 | figlio
| gløn
| gløn-ur
| gløn-fin
| |
20 | nipote (figlio del figlio)
| dvi-gløn
| dvi-gløn-ur
| dvi-gløn-fin
| |
21 | pronipote (figlio del figlio del figlio)
| dre-gløn
| dre-gløn-ur
| dre-gløn-fin
| |
22 | |||||
23 | coniuge, sposo
| gøften
| gøften-ur
| gøften-fin
| |
24 | cognato (fratello del coniuge)
| brøften
| brøften
| brøften
| |
25 | |||||
26 | suocero (genitore del coniuge)
| førgøften
| førgøften-ur
| førgøften-fin
| |
27 | pro suocero (nonno del coniuge)
| dvi-førgøften
| dvi-førgøften-ur
| dvi-førgøften-fin
| |
28 | tris suocero (bisnonno del coniuge)
| dre-førgøften
| dre-førgøften-ur
| dre-førgøften-fin
| |
29 | |||||
30 | genero, nuora (coniuge del figlio)
| gøfgløn
| gøfgløn-ur
| gøfgløn-fin
| |
31 | pro genero, pronuora (coniuge del figlio del figlio)
| dvi-gøfgløn
| dvi-gøfgløn-ur
| dvi-gøfgløn-fin
| |
32 | pro pro genero, (coniuge del figlio del figlio del figlio)
| dre-gøfgløn
| dre-gøfgløn-ur
| dre-gøfgløn-fin
| |
All: 32 | All: 32 | All: 32 | All: 32 |
Il calendario (giorni, settimane, mesi e anno)
I numeri
A | B | C | D | E | F | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | numeri cardinali
| agg. num. ordinali
| agg. num. moltiplicativi
| ||||
2 | zero
| nud
| primo
| sh-øk
| doppio
| er-dvi
| |
3 | uno
| øk
| secondo
| sh-dvi
| triplo
| er-dre
| |
4 | due
| dvi
| terzo
| sh-dre
| quadruplo
| er-før
| |
5 | tre
| dre
| quarto
| sh-før
| quintuplo
| er-vim
| |
6 | quattro
| før
| quinto
| sh-vim
| sestuplo
| er-sik
| |
7 | cinque
| vim
| sesto
| sh-sik
| ettaplo
| er-sve
| |
8 | sei
| sik
| settimo
| sh-sve
| ottaplo
| er-okt
| |
9 | sette
| sve
| ottavo
| sh-okt
| ennaplo
| er-nùf
| |
10 | otto
| okt
| nono
| sh-nuf
| decuplo
| er-tun
| |
11 | nove
| nuf
| decimo
| sh-tun
| endecaplo
| er-tun øk
| |
12 | dieci
| tun
| undicesimo
| sh-tun øk
| dodecaplo
| er-tun dvi
| |
13 | undici
| tun øk
| dodicesimo
| sh-tun dvi
| |||
14 | dodici
| tun dvi
| tredicesimo
| sh-tun dre
| |||
15 | tredici
| tun dre
| quattordicesimo
| sh-tun før
| |||
16 | quattordici
| tun før
| quindicesimo
| sh-tun vim
| |||
17 | quindici
| tun vim
| sedicesimo
| sh-tun sik
| |||
18 | sedici
| tun sik
| diciassettesimo
| sh-tun sve
| |||
19 | diciassette
| tun sve
| diciottesimo
| sh-tun okt
| |||
20 | diciotto
| tun okt
| diciannovesimo
| sh-tun nuf
| |||
21 | diciannove
| tun nuf
| ventesimo
| sh-dvin
| |||
22 | venti
| dvin
| ventunesimo
| sh-dvin øk
| |||
23 | ventuno
| dvin øk
| trentesimo
| sh-dren
| |||
24 | ventidue
| dvin dvi
| quarantesimo
| sh-førn
| |||
25 | ventitre
| dvin dre
| cinquantesimo
| sh-vimen
| |||
26 | ventiquattro
| dvin før
| sessantesimo
| sh-siken
| |||
27 | settantesimo
| sh-sven
| |||||
28 | trenta
| dren
| ottantesimo
| sh-okten
| |||
29 | trentuno
| dren øk
| novantesimo
| sh-nufen
| |||
30 | trenta due
| dren dvi
| centesimo
| sh-tunen
| |||
31 | millesimo
| sh-miven
| |||||
32 | quaranta
| førn
| milionesimo
| sh-mølden
| |||
33 | cinquanta
| vimen
| miliardesimo
| sh-kirden
| |||
34 | sessanta
| siken
| |||||
35 | settanta
| sven
| |||||
36 | ottanta
| okten
| |||||
37 | novanta
| nufen
| |||||
38 | cento
| tunen
| |||||
39 | mille
| øk miven
| |||||
40 | migliaia
| miven
| |||||
41 | milione
| mølden
| |||||
42 | miliardo
| kirden
| |||||
43 | |||||||
44 | 326
| dre tunen dvin sik
| |||||
45 | 197213
| tunen nufen sve miven dvi tunen tun dre
| |||||
All: 45 | All: 45 | All: 45 | All: 45 | All: 45 | All: 45 |
Schede riassuntive (pronomi personali, aggettivi possessivi)
Espressioni idiomatiche e proverbi
Nomi propri
in nanesco i nomi propri di fatto non sono mai parola inventate e create appositamente per identificare qualcosa o qualuno, non sono altro che parole comuni (in alcuni casi composte) con il loro significato corrente che vengono prese in prestito dal vocabolario per identificare una persona, un animale o un luogo o una città.
La lingua dei nani è così sistematica nel suo approccio morfologico e agglutinante che non avrebbe molto senso per un nano avere a che fare con parole che non hanno un significato semantico che sia essi nomi comuni o propri. Ha invece molto più senso scegliere una parola che esiste, che tutti conoscono e tutti sanno pronunciare e decidere che quella persona, quell’animale o quel luogo si chiama cosi.
Quindi spesso i nomi propri di persone luoghi e animali non sono altro che parole comuni
ad esempio:
eldur → fuoco
dimag → dimostrazione
Spesso per generare i nomi prorpi si usa unl prefisso generico
come fjord → città, verg → montagna, valsølk → fiume, ecc.. seguito da una matrice distintiva
ad. esempio
fjorderik → città unica
vergfølk → monte falco
valsølkød → fiume divino
Scrittura e Ortografia
Sistema di scrittura
Possono scrivere anche a mano con penne a inchiostro tradizionali, ma per rendere più efficace e omogenea la scrittura (ad esempio nei testi ufficiali o accademici) usano delle specie di timbri meccanici che permettono di riprodurre rapidamente le combinazioni di sillabe. La stampa dei libri prevede l’uso seriale di questi timbri meccanici che vengono posizionati in una matrice in grado di stampare un’intera pagina più volte.
Corrispondenza tra suoni e grafemi
Quasi tutte le lingue mostrano una grossa discrepanza tra la forma scritta di una parola e la stessa parola scritta con i simboli dell’alfabeto fonetico. In nanesco invece la corrispondenza tra suoni e grafemi è (quasi) perfetta proprio perché si indicano tutti gli accenti, la sillabazione e ogni suono ha un grafema unico.
Quando si forma un aggettivo con una parola che inizia per s la parola perde la s nella pronuncia
sh-svilz → si pronuncia shviltz /ʃvɪlts/.
decidere se perde la s solo in pronuncia o anche nella forma scritta
Trattino e puntino
Per mostrarne gli aspetti morfologici e grammaticali si usano il trattino “-” e il puntino “·”
I nani non ne fanno uso nella lingua scritta comune, solo nelle grammatiche e nei testi linguistici.
Il trattino si usa per staccare visivamente i suffissi o prefissi dalle matrici
ad esempio:
sh-kosvig
Il puntino si usa invece per indicare all’interno di una parola composta (ma esistente nel dizionario nanesco), l’origine delle matrici da cui è composta
ad esempio:
ut·sved (ut → fuori + sved → posto)
dvi·førgen·fin (dvi → due + førgen → genitore + fin → femminile)
Pragmatica e comunicazione
Regole di cortesia
Espressioni di saluto e ringraziamento
Norme di conversazione
Dialetti e varietà regionali
Principali dialetti
Differenze linguistiche tra regioni
Testi e letteratura
Tradizioni orali
Opere letterarie e poesie
Frasi italiano nanesco
A me piace andare da mia nonna
en-lejk hik-ga ud aven dvi·førgen·fin
A | B | C | ||
---|---|---|---|---|
1 | en-lejk
| io amo, (mi piace)
| pronome + verbo indicativo presente
| |
2 | hik-ga
| andare
| hik (verbo infinito) - ga → andare
| |
3 | ud
| da
| prep. semplice
| |
4 | aven
| mia
| av + en → di me (neutro)
| |
5 | dvi·førgen·fin
| nonna
| dvi (due) - førgen (genitore) - fin (femminile)
| |
All: 5 | All: 5 | All: 5 |
I nani delle montagne, durante il sonno, vanno in una sorta di breve letargo; le pulsazioni si abbattono e le energie vitali si riducono al minimo.
dé kneg·ark·if ven onf-søfen onf-angen en·øn sh-kurt sh-køsvig eltarg; dé pølsenf onf-sløv et dé sh-laf endarg-if onf-min.
A | B | C | ||
---|---|---|---|---|
1 | dé
| i
| art. (indeclinabile)
| |
2 | kneg·ark·if
| nani delle montagne
| kneg (roccia) - ark (vita) - if (plurale)
| |
3 | ven
| mentre
| avv.
| |
4 | onf-søfen
| dormono
| onf (loro) - søfen → dormire (ind. pres.)
| |
5 | onf-angen
| entrano
| onf (loro) - angen → entrare (ind. pres. figurativo)
| |
6 | en·øn
| in un
| prep. sempl. + art. indet.
| |
7 | sh-kurt
| breve
| sh (aggettivo) - kurt → brevità
| |
8 | sh-køsvig
| strano
| sh (agg.) - køsvig → stranezza
| |
9 | eltarg
| letargo
| sostantivo
| |
10 | dé
| le
| art. det. (indeclinabile)
| |
11 | pølsenf
| pulsazioni
| pølsen → pulsazione) + -f (plurale)
| |
12 | onf-sløv
| rallentano
| onf → loro (verbo ind. pres) - sløv → rallentare
| |
13 | et
| e
| cong.
| |
14 | dé
| il
| ||
15 | sh-laf
| |||
16 | endarg-if
| energie
| endarg → energia + if (plurale)
| |
17 | onf-min
| onf → loro (verbo ind. pres) - min → minore
| ||
All: 17 | All: 17 | All: 17 |
Quando vieni a casa mia.
Ven du-angen ek aven støkké.
Quando vieni a casa mia?
Ven du-angen èk aven støkké kes?
Nodfri viveva in una piccola abitazione tra i soffitti rocciosi nella zona interna di Fiòrderik.
nodfri aduk-hek ni øn sh-lit aduk mid de sh-kneg grøl·kni·(i)f ni de en(t)·sved sdølke af fjorderik
Nessun mezzo volante è in grado di oltrepassare la catena montuosa esterna.
Siamo circondati da vette molto più alte di quelle su cui abbiamo costruito le nostre città e solo all’interno dei Confini Confederati il soeliok sgorga naturalmente dalla roccia.
nüdén flekjorg on-møg hik-vlug dé utsved verg-dar enf
ènf-knu ründle-hek ud vulf møl kni sh-egtal dek eltif egé ilken enf go-kjorg-hek de aven fjord-if et hef-vehim ent def sh-fehl vladkøor de soeliok on-utflok hef-øngùr ud-de knèg”.
(Noi due) ci vediamo dopo.
enf-dvi-sviel ork
(Noi due) ci vediamo dopo?
enf-dvi-sviel ork kes?
Eira e Nodfri attraversarono quegli spazi sterminati scendendo dolcemente verso il fondo della grotta.
eira et nodfri onf øfenmid eltif indef-les spøkif nukdisk-hik hef-søfte ni disk de bek af de kaven
credevo di avere sonno e invece sono sveglio
en køor-hek af hik-eg søfen et stud en knu udva
Tra poco sulle montagne inizieranno a sciogliersi le nevi e i nani falconieri torneranno a popolare l’Ultimo Avamposto Orientale raddoppiando i turni commerciali.
mid vit de verg-if høgén-ork ak hik-dis-snøv et dé følk-dorf er-ga-ork ak hik-henkur dé sh-vimén sh-dred itemsved er-dvi-hik dé avonf sh-flak irné.
A | B | C | ||
---|---|---|---|---|
1 | mid
| tra
| prep. semplice
| |
2 | vit
| poco
| avv.
| |
3 | de
| le
| art. det plurale
| |
4 | verg-if
| montagne
| verg → montagna + + if (plurale)
| |
5 | høgén-ork
| cominceranno
| høgen → inizio + ork (verbo futuro)
| |
6 | ak
| a
| prep semplice
| |
7 | hik-dis-snøv
| snevare
| hik (verbo infinito) - dis (contrario) - snøv → neve
| |
8 | et
| e
| cong.
| |
9 | dé
| i
| art.det. plurale
| |
10 | følk-dorf
| nani falconieri
| følk → falco - dor (suffisso che definisce il mestiere)
| |
11 | er-ga-ork
| ri-andranno
| èr (ri duplicativo) - ga → l’andare - ork (verbo futuro)
| |
12 | ak
| a
| prep. semplice
| |
13 | hik-henkur
| popolare
| hik (verbo infinito) - hènkur → popolo
| |
14 | dé
| il
| ||
15 | sh-vimén
| ultimo
| sh (aggettivo) - vimen → fine
| |
16 | sh-dred
| orientale
| sh (aggettivo) - drèd → est
| |
17 | itemsved
| avamposto
| parola composta: item (avanti) - svèd (posto, luogo)
| |
18 | er-dvi-hik
| raddoppiando
| èr-dvi (doppio) (ri duplicativo+due) - hik (verbo gerundio)
| |
19 | dé
| il
| ||
20 | avonf
| loro
| agg. poss plurale
| |
21 | sh-flak
| commerciale
| sh (aggettivo) - flak → commercio
| |
22 | irné
| turno
| sostantivo
| |
All: 22 | All: 22 | All: 22 |
non è la direzione del vento
a stabilir la rotta di una nave,
ma le sue vele e il loro orientamento.
døf knù de disk afde føn
ak hik-agfør de affelvìe af øn flekjork
sød de avon vlen dé onf køldag
le montagne sono innevate (l’agg. predicativo)
dé verg-if knu shi-snøv
le montagne innevate (agge. attributivo)
dé shi-snøv verg-if
(le innevate montagne)
le montagne hanno la neve
dé verg-if egé snøv
le montagne sono piccole
dé verg-if egé lit
(le montagne hanno piccolezza)
le montagne piccole
dé sh-lit verg-if
(le piccole montagne)
tutte le società sono basate su gerarchie che non necessariamente sono le stesse
Sostenere che la funzione della donna è di fare figli non ha senso
hik-kølde dek avdé fin dé verkal knu-nag hik-gløn
A | B | C | ||
---|---|---|---|---|
1 | hik-kølde
| sostenere
| hik (infinito presente) - kølde → sostegno
| |
2 | dek
| che
| cong.
| |
3 | avdé
| del (della)
| prep. art. (av → di + dé → il ) indeclinabile
| |
4 | fin
| femmina
| sostantivo
| |
5 | dé
| il (la)
| art. indeclinabile
| |
6 | verkal
| funzione
| sostantivo
| |
7 | knu-nag
| è
| knu → essere - nag (verbo indicavo presente)
| |
8 | hik-gløn
| figliare (fare figli)
| hik (verboi infinito presente) - gløn → figlio
| |
9 | isk-ves
| non sensa (non ha senso)
| isk → senso - ves (privo)
| |
All: 9 | All: 9 | All: 9 |
i nani delle montagne non possono affrontare le sfide della vita senza cooperare
dé knegark-if døv hik-møg-ikte dé kalmot-if avdé ark disvid
A | B | C | ||
---|---|---|---|---|
1 | dé
| il (i)
| art. indeclinabile
| |
2 | knegark-if
| nani delle montagne
| knegark → nano delle montagne - if (plurale)
| |
3 | døv
| non
| avv. per la costruzione delle frasi negative
| |
4 | hik-møg-ikte
| possono affrontare
| hik (verbo all’infinto) - møg → potere - ikte → affrontare
| |
5 | dé
| il (le)
| art. indeclinabile
| |
6 | kamlot-if
| sfide
| sost. kamlot → sfida -if (plurale)
| |
7 | avdé
| del (della)
| prep. art. (av → di + dé → il ) indeclinabile
| |
8 | ark
| vita
| sost. ark → vita
| |
9 | disvid
| senza
| dis (contrario) - vid → con
| |
10 | sølarvor
| collaborazione
| sost. søl → insieme - arvor → lavoro
| |
All: 10 | All: 10 | All: 10 |
Se i giocatori faticano a comprendere le regole, è probabile che il gioco venga interrotto
iv dé vlik-dor-if drøhet-nag ak hik-fjiork dé harøvg-if hef-luvtag dé vlik frøndag
A | B | C | ||
---|---|---|---|---|
1 | iv
| se
| congiunzione
| |
2 | dé
| i
| art.det. indeclinabile
| |
3 | vlik-dor-if
| giocatori
| vlik → gioco - -dor (ruolo, persona) - if (plurale)
| |
4 | drøhet-nag
| faticano
| drøhet → fatica - nag (verbo indicativo presente)
| |
5 | ak
| a
| prep. sempl.
| |
6 | hik-fjiork
| comprendere
| hik (verbo infinito) - fjiork → comprensione
| |
7 | dé
| le (il)
| art.det. indeclinabile
| |
8 | harøvg-if
| regole
| sost.
| |
9 | hef-luvtag
| probabilmente
| hef (avverbio) - luvtag → probabilità
| |
10 | dé
| il
| art.
| |
11 | vlik
| gioco
| sost.
| |
12 | frøndag
| interrompe
| ||
All: 12 | All: 12 | All: 12 |
Collaborazione con Davide Carretta
Prevediamo la produzione di una serie di pacchetti di mini-video da 60-90 secondi l’uno dedicati alla lingua nanesca.
ogni video sarà pubblicato sul canale Tik tok di Davide Carretta (108K) e ZoneCreative potrà fare attività di marketing come: condivisione, commenti, duet, ecc…
Per ogni pacchetto da 5 video Davide avrà un compenso di 120€ (24 euro a video)
La collaborazione tra Daniele e Davide si concretizza in video chiamate durante le quali si definiscono gli elementi fondamentali della lingua che permetteranno:
a Daniele di completare la grammatica scritta sulla lingua del Nanesco
a Davide di avere spunti per la creazione dei video da pubblicare
curiosità e caratteristiche e spunti per altri contenuti
- una lingua inclusiva (nessun genere dominante)
- tante parole per descrivere le fasi della vita (vista la longevità dei nani)
- la lingua madre impone il modo di pensare? (esempio film arrival)
- Il nanesco ha una visione del tempo più rallentata e dedicata ai dettagli