Il progetto grafico di Soeliok: raccontato dal direttore artistico di ZoneCreative

Soeliok è un progetto ampio che incrocia diversi campi e aree di competenza. Per questo è necessaria una comunicazione ben delineata che permetta una fruizione immediata e sempre coordinata. Con questo pensiero i ragazzi di ZoneCreative si sono approcciati al progetto grafico di Soeliok. Scopriamo insieme, quali sono stati i passaggi fondamentali dell’intero processo creativo.

Immagine coordinata

L’idea di partenza era quella di scardinare il legame tra il mondo fantasy e quella tipica grafica decorativa e un po’ barocca del mondo medievale.

“È mai possibile che se si vuole raccontare la storia di un cavaliere armato di spada la si deve per forza riquadrare in una cornice di greche geometriche, scegliere un carattere in stile gotico e applicare l’effetto carta pergamenata sullo sfondo?”

È un po’ come scegliere il carattere comic sans, per dare un tono più allegro al nostro comunicato o decorare la nostra tesi sull’ambiente con foglioline verdi e fiorellini.

La comunicazione più efficace spesso si rivela sintetica ed essenziale a prescindere dal contesto storico/geografico in cui è ambientato il racconto. Aggiungere elementi decorativi con con l’intento di aiutare il lettore ad ambientarsi, non è sempre la scelta migliore.

Il carattere, le regole di impaginazione, gli allineamenti e tutti gli elementi che fanno parte del coordinato grafico di un libro, dovrebbero essere pensati per facilitare la lettura e rendere piacevole la fruizione. Su questo ci siamo concentrati nel progettare l’immagine coordinata di Soeliok. Il compito di raccontare il contesto lo abbiamo affidato alle immagini e alla storia stessa, per il resto ci siamo limitati a una comunicazione attuale e in linea con l’intento multimodale del progetto.

Daniele che progetta il logo e la scritta Soeliok al computer

Il logo

Il logo di un progetto dovrebbe sempre rappresentare la sua più efficace sintesi grafica. Un tratto chiaro e pulito che si possa visualizzare in modo nitido anche a piccole dimensioni e che in qualche modo racconti il significato dell’idea complessiva. Una tecnica molto usata nella progettazione di un logo è quella di trovare un compromesso iconografico o semantico che racchiuda due o tre concetti fondamentali in una risoluzione significativa. Per Soeliok abbiamo lavorato in questa direzione a ci siamo concentrati su tre punti fondamentali:
  • Il simbolo nanesco del soeliok
  • Un riferimento al mondo scientifico
  • Qualcosa di “scritto a mano”
Per il primo punto ci siamo affidati a una descrizione che troviamo nel libro 2 –  capitolo 1.7 Una meta irraggiungibile. “La chiave di tutto è questo simbolo”, disse RolgoTag circondando più volte un punto preciso della mappa. […] “È la sovrapposizione di due lettere. La K di Norkiak, con la i di Monti Cherali”. […] Guardate qui”, […] disse mostrando loro altri punti in cui la K si sovrapponeva alla i con il medesimo angolo. “Non vi sembra una strana coincidenza?”. Glotto e Todar si guardarono poco convinti. Nemmeno se vi dico che quel simbolo, nella lingua dei nani delle montagne, è la sigla per indicare il soeliok?”, domandò. Per il riferimento al mondo scientifico abbiamo invece preso un prestito dalla chimica-fisica, accennando agli elettroni che orbitano attorno al nucleo, immaginando di isolare graficamente un atomo di soeliok. Volevamo inoltre un logo che avesse una parte tipografica, per dare valore al nome del progetto e una parta iconografica da usare come filigrana in tutte le pubblicazioni social e le comunicazioni. Ci siamo quindi concentrati su un lettering che potesse essere percepito come “qualcosa di scritto a mano” e che ci desse la possibilità di isolare le lettere -K- e -i- per unirle nella versione iconografica. Nell’evoluzione dell’idea abbiamo creato anche la versione animate che aiuta a rafforzare tutti questi concetti. La scritta Soeliok si forma come se una mano la stesse scrivendo poi le altre lettere si cancellano e restano la K e la i che si uniscono fino a formare il logo iconografico.

Copertina

Tutti sappiamo che la copertina gioca un ruolo fondamentale nella vendita di un libro.

Una buona copertina deve catturare l’attenzione e incuriosire il pubblico, ma nello stesso tempo dovrebbe in qualche modo sintetizzare i principali concetti che stanno alla base del romanzo.

La copertina racconta molte più cose di quelle che immaginiamo e che lo vogliamo o meno influenzerà la scelta di chi acquista.

Quali informazioni nascoste può fornirci una copertina?

  • L’età del lettore a cui è rivolto
  • Il sesso del lettore a cui è rivolto
  • Il genere del romanzo
  • Il contesto storico o geografico

Consapevoli di questi aspetti abbiamo cercato una copertina accattivante, in modo da incuriosire un ampio pubblico a un primo impatto, ma anche elegante e pulita, in modo da non abbassare troppo l’età del pubblico potenziale.

Abbiamo cercato un’estetica unisex nelle forme e nei colori (anche se su questo punto si potrebbe apire un dibattito scivoloso). Per quanto riguarda il genere del romanzo ci siamo concentrati più sull’idea di avventura che sulla parola fantasy in modo specifico e abbiamo preferito fare intravedere parte del contesto geografico, come le montagne, le scogliere del mare del nord o una città sulle cascate… senza cavalcare i soliti cliché del genere fantasy medievale.

Ogni copertina propone una tripla lettura

  • Il titolo del libro
  • La sagoma che racchiude l’illustrazione
  • L’illustrazione vera e propria

Attraverso questi tre messaggi paralleli abbiamo cercato di costruire tre copertine che donassero alla trilogia il giusto compromesso tra estetica e autorevolezza.

trilogia di soeliok appoggiata su un tronco con un paio di occhiali appoggiati

Edizione cartacea

Per l’edizione cartacea di Soeliok ci siamo subito imbattuti subito in una domanda fondamentale: copertina rigida o flessibile? Parecchi editori di libri fantasy scelgono la seconda opzione per rendere più appetibile la confezione e ingolosire il pubblico, ma in molti ci hanno fatto notare che la lettura di un romanzo è più piacevole se si tiene in mano un libro morbido e pratico da portare con sé. Tuttavia non volevamo rinunciare alla sensazione di prestigio che ti da sfoggiare un buon titolo sulla libreria. Dopo una attenta analisi e un sondaggio fatto su un campione di 5.000 persone abbiamo optato per la copertina flessibile, ma con una stampa a colori di alta qualità, laminata UV. Abbiamo inoltre aggiunto due alette da 12 cm per arricchire lo spazio dedicato alle informazioni e far continuare la stampa sul retro con le meravigliose immagini di Nikolai Lockertsen. I tre volumi sono rilegati a brossura in formato 15×21 e una volta affiancati, i dorsetti creano un piacevole coordinato.

Una scelta di carattere

Per il carattere del testo abbiamo optato per il tradizionale Simonicini Garamond, ma nonostante sia una delle scelte più diffuse nell’editoria Italiana, non è stata affatto una decisione scontata.

L’intento creativo di presentare il romanzo in una chiave più attuale e moderna ci ha imposto di esplorare molte altre soluzioni e abbiamo dovuto fare diverse prove stampa e infiniti ragionamenti prima di giungere alla soluzione di un carattere così “tradizionale”.

Convinti che un font più recente e non “graziato” come l’arial o addirittura uno più diffuso in ambito web come il Din, fossero la scelta più adatta per il nostro libro, ci siamo ritrovati a fare decine di prove di stampa senza mai però trovarci pienamente soddisfatti.

La sensazione di incompletezza era sempre in agguato e anche nelle versioni finali con la copertina a colori, si percepiva la sensazione di avere tra le mani una bozza.

Davvero dovevamo cedere alle nostre convinzioni e accettare un carattere così diffuso e tradizionale? La risposta era tanto semplice quanto lampante: sì.

La scelta ci ha convinti in pieno quando ci siamo resi conto che non si trattava di un’eccezione alla rigorosa scelta stilistica che ci eravamo imposti, bensì una conferma di attenzione e naturalezza. Il Simonicini Garamond infatti non è solo un carattere esteticamente piacevole, ma è un vero e proprio riferimento nella fruizione di un testo di narrativa. Probabilmente è qualcosa che lavora a livello del nostro inconscio, ma l’abitudine che abbiamo nell’associare quel carattere a un romanzo, ci permette di sentirci a nostro agio nella lettura e facilita il delicato processo di immersione nella storia, tanto ambito da ogni autore.

Icone

Per la comunicazione globale del progetto, è stato necessario creare 3 famiglie di icone.

Una per identificare le 4 tipologie di prodotto:

  • libro cartaceo
  • ebook
  • audiolibro

Una per descrivere i tre flussi audio presenti nell’audiolibro:

Una per sintetizzare le sette civiltà presenti nella trilogia:

  • i nani delle montagne
  • i nani delle pianure
  • gli indonuim
  • gli uomini
  • i mezz’elfi
  • gli orkran
  • i draghi

Anche nella realizzazione di queste icone ci siamo affidati alle solide linee guida stabilite nella fase iniziale del progetto. Abbiamo quindi cercato uno stile pulito, un tratto moderno nelle linee, ma d’ispirazione antica nella forma. Alcuni segni richiamano al mondo norreno, alle rune, e in generale alla simbologia nordica. Al fine di giustificare un coordinato grafico tra le sette icone, ci ha aiutato immaginare che siano state le civiltà stesse, in seguito alla Confederazione dei Popoli, a creare i loro “stemmi ufficiali”.

cofanetto con trilogia libri di Soeliok fronte e retro del cofanetto di Soeliok con sigillo in ceralacca rosso

Il cofanetto

L’idea del cofanetto è nata per impreziosire la proposta della trilogia durante la prima campagna Kickstarter. Sappiamo che il pubblico che ama il fantasy solitamente apprezza la fattura del libro, la qualità della stampa, le illustrazioni a colori e tutti quelli accorgimenti che lo aiutino a rendere più concreto il mondo in cui è ambientato il romanzo.

Per questo motivo abbiamo progettato il cofanetto come un prodotto artigianale, che desse quella sensazione di unicità e prestigio. Abbiamo creato un progetto cartotecnico semplice ma funzionale per raccogliere i tre volumi lasciando libera la faccia che espone i tre dorsetti. Abbiamo scelto un’estetica minimale per non dare un sapore troppo commerciale al prodotto, ma valorizzare quel giusto senso di curiosità e mistero.

Dopo di che abbiamo dato un ulteriore valore aggiungendo il timbro di soeliok in ceralacca e applicando l’etichetta adesiva degli Archivi Imperiali con il numero unico della serie limitata.

Il cofanetto ha riscosso un successo tale tra il pubblico, che anche finita la campagna kickstarter ci veniva continuamente richiesto.

Abbiamo quindi deciso di farlo diventare parte integrante della trilogia e, creata una variante che si differenziasse dalla serie limitata, lo abbiamo fatto diventare un prodotto “di serie” sempre disponibile direttamente sul sito.

Segnalibri con immagini diurne di Fiòrderik, Borgobrando, Glendark diurne e notturne

I segnalibri

A completare il progetto grafico di Soeliok non potevano mancare i segnalibri. Personalmente ho sempre amato questi oggetti; oltre ad avere una concreta utilità, trasmettono infatti un messaggio positivo e invitano alla lettura in generale. Naturalmente ne abbiamo approfittato per sfoggiare le illustrazioni principali dei tre libri mostrando la versione diurna sul fronte e quella notturna sul retro, sempre accompagnate da un testo ricercato e un QR code collegato alla pagina recensioni.

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