Immagine coordinata
L’idea di partenza era quella di scardinare il legame tra il mondo fantasy e quella tipica grafica decorativa e un po’ barocca del mondo medievale.
“È mai possibile che se si vuole raccontare la storia di un cavaliere armato di spada la si deve per forza riquadrare in una cornice di greche geometriche, scegliere un carattere in stile gotico e applicare l’effetto carta pergamenata sullo sfondo?”
È un po’ come scegliere il carattere comic sans, per dare un tono più allegro al nostro comunicato o decorare la nostra tesi sull’ambiente con foglioline verdi e fiorellini.
La comunicazione più efficace spesso si rivela sintetica ed essenziale a prescindere dal contesto storico/geografico in cui è ambientato il racconto. Aggiungere elementi decorativi con con l’intento di aiutare il lettore ad ambientarsi, non è sempre la scelta migliore.
Il carattere, le regole di impaginazione, gli allineamenti e tutti gli elementi che fanno parte del coordinato grafico di un libro, dovrebbero essere pensati per facilitare la lettura e rendere piacevole la fruizione. Su questo ci siamo concentrati nel progettare l’immagine coordinata di Soeliok. Il compito di raccontare il contesto lo abbiamo affidato alle immagini e alla storia stessa, per il resto ci siamo limitati a una comunicazione attuale e in linea con l’intento multimodale del progetto.

Il logo
- Il simbolo nanesco del soeliok
- Un riferimento al mondo scientifico
- Qualcosa di “scritto a mano”

Copertina
Tutti sappiamo che la copertina gioca un ruolo fondamentale nella vendita di un libro.
Una buona copertina deve catturare l’attenzione e incuriosire il pubblico, ma nello stesso tempo dovrebbe in qualche modo sintetizzare i principali concetti che stanno alla base del romanzo.
La copertina racconta molte più cose di quelle che immaginiamo e che lo vogliamo o meno influenzerà la scelta di chi acquista.
Quali informazioni nascoste può fornirci una copertina?
- L’età del lettore a cui è rivolto
- Il sesso del lettore a cui è rivolto
- Il genere del romanzo
- Il contesto storico o geografico
Consapevoli di questi aspetti abbiamo cercato una copertina accattivante, in modo da incuriosire un ampio pubblico a un primo impatto, ma anche elegante e pulita, in modo da non abbassare troppo l’età del pubblico potenziale.
Abbiamo cercato un’estetica unisex nelle forme e nei colori (anche se su questo punto si potrebbe apire un dibattito scivoloso). Per quanto riguarda il genere del romanzo ci siamo concentrati più sull’idea di avventura che sulla parola fantasy in modo specifico e abbiamo preferito fare intravedere parte del contesto geografico, come le montagne, le scogliere del mare del nord o una città sulle cascate… senza cavalcare i soliti cliché del genere fantasy medievale.
Ogni copertina propone una tripla lettura
- Il titolo del libro
- La sagoma che racchiude l’illustrazione
- L’illustrazione vera e propria
Attraverso questi tre messaggi paralleli abbiamo cercato di costruire tre copertine che donassero alla trilogia il giusto compromesso tra estetica e autorevolezza.

Edizione cartacea
Una scelta di carattere
Per il carattere del testo abbiamo optato per il tradizionale Simonicini Garamond, ma nonostante sia una delle scelte più diffuse nell’editoria Italiana, non è stata affatto una decisione scontata.
L’intento creativo di presentare il romanzo in una chiave più attuale e moderna ci ha imposto di esplorare molte altre soluzioni e abbiamo dovuto fare diverse prove stampa e infiniti ragionamenti prima di giungere alla soluzione di un carattere così “tradizionale”.
Convinti che un font più recente e non “graziato” come l’arial o addirittura uno più diffuso in ambito web come il Din, fossero la scelta più adatta per il nostro libro, ci siamo ritrovati a fare decine di prove di stampa senza mai però trovarci pienamente soddisfatti.
La sensazione di incompletezza era sempre in agguato e anche nelle versioni finali con la copertina a colori, si percepiva la sensazione di avere tra le mani una bozza.
Davvero dovevamo cedere alle nostre convinzioni e accettare un carattere così diffuso e tradizionale? La risposta era tanto semplice quanto lampante: sì.
La scelta ci ha convinti in pieno quando ci siamo resi conto che non si trattava di un’eccezione alla rigorosa scelta stilistica che ci eravamo imposti, bensì una conferma di attenzione e naturalezza. Il Simonicini Garamond infatti non è solo un carattere esteticamente piacevole, ma è un vero e proprio riferimento nella fruizione di un testo di narrativa. Probabilmente è qualcosa che lavora a livello del nostro inconscio, ma l’abitudine che abbiamo nell’associare quel carattere a un romanzo, ci permette di sentirci a nostro agio nella lettura e facilita il delicato processo di immersione nella storia, tanto ambito da ogni autore.

Icone
Per la comunicazione globale del progetto, è stato necessario creare 3 famiglie di icone.
Una per identificare le 4 tipologie di prodotto:
- libro cartaceo
- ebook
- audiolibro
Una per descrivere i tre flussi audio presenti nell’audiolibro:
Una per sintetizzare le sette civiltà presenti nella trilogia:
- i nani delle montagne
- i nani delle pianure
- gli indonuim
- gli uomini
- i mezz’elfi
- gli orkran
- i draghi
Anche nella realizzazione di queste icone ci siamo affidati alle solide linee guida stabilite nella fase iniziale del progetto. Abbiamo quindi cercato uno stile pulito, un tratto moderno nelle linee, ma d’ispirazione antica nella forma. Alcuni segni richiamano al mondo norreno, alle rune, e in generale alla simbologia nordica. Al fine di giustificare un coordinato grafico tra le sette icone, ci ha aiutato immaginare che siano state le civiltà stesse, in seguito alla Confederazione dei Popoli, a creare i loro “stemmi ufficiali”.

Il cofanetto
L’idea del cofanetto è nata per impreziosire la proposta della trilogia durante la prima campagna Kickstarter. Sappiamo che il pubblico che ama il fantasy solitamente apprezza la fattura del libro, la qualità della stampa, le illustrazioni a colori e tutti quelli accorgimenti che lo aiutino a rendere più concreto il mondo in cui è ambientato il romanzo.
Per questo motivo abbiamo progettato il cofanetto come un prodotto artigianale, che desse quella sensazione di unicità e prestigio. Abbiamo creato un progetto cartotecnico semplice ma funzionale per raccogliere i tre volumi lasciando libera la faccia che espone i tre dorsetti. Abbiamo scelto un’estetica minimale per non dare un sapore troppo commerciale al prodotto, ma valorizzare quel giusto senso di curiosità e mistero.
Dopo di che abbiamo dato un ulteriore valore aggiungendo il timbro di soeliok in ceralacca e applicando l’etichetta adesiva degli Archivi Imperiali con il numero unico della serie limitata.
Il cofanetto ha riscosso un successo tale tra il pubblico, che anche finita la campagna kickstarter ci veniva continuamente richiesto.
Abbiamo quindi deciso di farlo diventare parte integrante della trilogia e, creata una variante che si differenziasse dalla serie limitata, lo abbiamo fatto diventare un prodotto “di serie” sempre disponibile direttamente sul sito.
